L'orologio solare della scuola
L'orologio solare della scuola è un quadro declinante costruito con un pannello in compensato marino, verniciato con vernice da barche. Lo stilo polare è dato dal bordo sollevato di un foglio di rame ricurvo. Esso è orientato parallelamente all'asse di rotazione terrestre. Lo stilo segna il tempo solare vero locale della nostra scuola (latitudine 45°25'N, longitudine 12°22'E) proiettando la sua ombra su una raggera di 7 linee orarie indicate da cifre arabe tra le quali sono intercalate le mezze ore. La particolare declinazione della parete (rivolta a 74°30' verso Est) fa sì che il Sole si trovi sul quadro teoricamente soltanto dalle 6 del mattino fino alle 12 e mezzo. In pratica, data la presenza di case attorno e di un cornicione sporgente dal tetto, il tempo di esposizone del quadro alla luce solare si riduce ancora un po'. Le ore solari non coincidono quasi mai con l'ora civile segnata dai nostri orologi. Esiste uno scarto fisso dovuto alla distanza in longitudine rispetto al meridiano centrale del fuso (15° meridiano che passa per Catania) e uno scarto variabile con regolarità nel corso dell'anno dovuto alla forma e posizione dell'orbita della Terra attorno al Sole e alla sua velocità orbitale non costante. La curva a 8 (chiamata analemma o lemniscata) fornisce un "ponte" di collegamento tra l'ora solare vera e l'ora civile del fuso: quando la punta dell'ombra dello stilo transita sulla curva i nostri orologi da polso segnano il mezzogiorno civile. L'analemma è contornato da indicazioni calendariali: i numeri romani indicano i mesi, perciò a mezzogiorno (dell'orologio da polso) si può anche sapere in che mese siamo. Le due curve verdi e la linea retta rossa sono linee diurne dei solstizi e degli equinozi. Nel giorno del solstizio d'inverno (21 dicembre) la punta dell'ombra dello stilo corre lungo la linea verde superiore indicata dal simbolo del Capricorno perché in quel giorno il Sole entra nel segno del Capricorno. Il 21 giugno, solstizio estivo, essa corre invece lungo la linea verde inferiore indicata dal simbolo del Cancro. Durante gli equinozi (21 marzo e 23 settembre) la punta dell'ombra viaggia in linea retta lungo il segmento rosso indicato dai due segni zodiacali dell'Ariete e della Bilancia. Questa variazione dipende dalla declinazione del Sole che cambia con regolarità nel corso dell'anno e come conseguenza porta ai fenomeni climatici stagionali. Nella foto, eseguita l'11 giugno 2004, si vede che la punta dell'ombra ha quasi raggiunto la linea del solstizio estivo quando il Sole raggiunge la sua massima altezza nel cielo, e l'ombra la sua massima lunghezza verticale. Tengo a precisare che i segni zodiacali non hanno, in questo caso, nulla a che fare con l'astrologia. Dirò di più: quando il Sole entra ad esempio nel segno dell'Ariete, esso si trova in realtà nella costellazione dei Pesci e così via, dato lo sfasamento di circa 30° tra segni zodiacali e costellazioni. Tale sfasamento è dovuto al fatto che i segni hanno preso il nome dalle costellazioni che vi erano contenute oltre 2000 anni fa. Per effetto della precessione degli equinozi, le costellazioni "slittano" impercettibilmente lungo i vari segni con un ciclo completo di 26.000 anni. Dal punto di vista astronomico i segni rappresentano, e rappresenteranno sempre, particolari momenti stagionali dell'anno e non hanno nulla a che fare con i presunti effetti sugli eventi e sul destino dell'uomo come vorrebbero farci credere gli astrologi.
L'orologio, inaugurato l'11 giugno 2004, è stato costruito dai prof. Nicola Scarpel (calcoli e progetto degli elementi tecnici) e dal prof. Carlo Biadene (elementi artistici). |